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Fake news, propaganda, manipolazioni, speculazioni finanziarie
Il meccanismo di propagazione della disinformazione (cosiddette "fake news": bufale) ha un parallelo in campo economico. Entrambi i fenomeni si basano soprattutto sull’involontario megafono dei “veri” mezzi di informazione, veri siti aziendali, ecc; in chiave aziendale, la fake news si presta a propagandare materiale falsificato e campagne denigratorie dirette contro un marchio.
Il meccanismo consiste nell’estrarre il contenuto “fake” da materiale che invece è genuino. Per le false notizie, sono scelti di solito episodi particolarmente drammatici, violenze, discriminazioni: quando un organo di informazione serio cade nella trappola, il contenuto estrapolato diventa oggetto di una specie di collage e diffuso online.
In campo economico, invece, la denigrazione prende come spunto presunti disservizi, malfunzionamenti, difetti, opinioni negative create artatamente: il problema si pone particolarmente con i cosiddetti “influencer” (influenzatori), figure sempre più comuni in campo pubblicitario.
Operando nel campo dell'economia d'impresa, può essere facile dar corso a notizie che a tutti gli effetti sono false, inappropriate e, come pietre, lesive dell'attività di un'impresa e del buon nome di un'azienda e di una persona. L'attenta lettura e il controllo delle notizie di carattere economico e sociale operata all'interno del nostro studio è volta anche a contrastare la diffusione di notizie false e lesive del prodotto di un'azienda e delle persone che in essa operano.