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Il fisco va in vacanza fino al 4 settembre 2019
Finalmente arrivano le vacanze per gli adempimenti fiscali DAL 1 AGOSTO al 4 SETTEMBRE 2019
Niente richieste dall’Amministrazione finanziaria, niente avvisi bonari, dal 1° agosto al 4 settembre 2019. Per effetto dell’art. 7-quater del Decreto n. 193/2016 risultato in stand by le richieste del Fisco per la cd. “pausa” estiva. Lo precisa l’Agenzia delle entrate, nella rivista on line del 26 luglio 2019, secondo cui viene previsto che “I termini per la trasmissione dei documenti e delle informazioni richiesti ai contribuenti dall'Agenzia delle entrate o da altri enti impositori sono sospesi dal 1º agosto al 4 settembre, esclusi quelli relativi alle richieste effettuate nel corso delle attività di accesso, ispezione e verifica, nonché delle procedure di rimborso ai fini dell'imposta sul valore aggiunto”. Sospesi, quindi, i termini di pagamento delle somme dovute a seguito di avviso bonario scaturito dai controlli automatici o formali del Fisco, ad eccezione di quelli derivati da accessi, ispezioni e verifiche, nonché delle procedure di rimborso ai fini Iva. La pausa riguarda anche le richieste e gli inviti che possono fare gli uffici ai contribuenti quali l’invio di questionari o l’invito a comparire per fornire dati e notizie rilevanti ai fini dell’accertamento nei loro confronti o di altri contribuenti con i quali hanno intrattenuto rapporti.
Le scadenze “in vacanza” Puntuale come ogni anno si avvicina la pausa estiva, prevista dal 1° agosto sia per la sospensione dei termini processuali sia per le scadenze degli adempimenti e versamenti fiscali. Il conteggio dei giorni, per depositare gli atti e i documenti si interrompe dalla fine del mese di luglio per riprendere poi dal primo giorno di settembre (in realtà quest’anno si riprenderà dal 2 settembre poiché il 1° cade di domenica). Sospensione dal 1° al 20 agosto, invece, per i termini di versamento e presentazione delle dichiarazioni e denunce fiscali.
Contenzioso tributario Pausa estiva per tutti gli adempimenti di ogni ordine e grado riguardanti la giustizia tributaria che va in “vacanza” dal 1° agosto fino all’ultimo giorno dello stesso mese. Questo è quanto viene stabilito dall’articolo 16 del Dl n. 132/2014 che, a partire dal 2015, ha ridotto il periodo feriale dai 46 giorni preesistenti ai 31 attuali; in realtà, quest’anno, l’attività riprenderà il 2 settembre poiché il primo giorno del mese cade di domenica. La sospensione feriale interessa anche i termini del procedimento di reclamo/mediazione. Inoltre per le fasi cautelari non opera la sospensione e, di conseguenza, il contribuente può presentare ricorso a luglio o ad agosto, periodo nel quale può essere discussa la sospensiva.
Sospensione scadenze fiscali Durante il periodo estivo anche le scadenze fiscali riguardanti diversi adempimenti e versamenti tributari si concedono una vacanza, seppur per un tempo più breve. Difatti, l’articolo 3-quater del Dl n. 16/2012 individua nel periodo dal 1° al 20 agosto di ogni anno l’”intervallo” nel quale i contribuenti possono dar corso ai loro obblighi fiscali, entro il giorno 20 dello stesso mese, senza alcuna maggiorazione. In altre parole, se si deve procedere agli adempimenti e ai versamenti delle imposte da effettuare attraverso il modello F24 (compresi quelli rateali), che scadono nei primi 20 giorni del mese di agosto, questi possono essere eseguiti entro il 20 agosto, senza alcuna maggiorazione.
Sospensione avvisi bonari Infine, rimarca l’Agenzia delle entrate, dal 1° agosto al 4 settembre le richieste del Fisco vanno “in pausa”. Lo dispone l’articolo 7-quater del decreto fiscale n. 193/2016 che, al punto 16, prevede che “I termini per la trasmissione dei documenti e delle informazioni richiesti ai contribuenti dall'Agenzia delle entrate o da altri enti impositori sono sospesi dal 1º agosto al 4 settembre, esclusi quelli relativi alle richieste effettuate nel corso delle attività di accesso, ispezione e verifica, nonché delle procedure di rimborso ai fini dell'imposta sul valore aggiunto”. Sospesi, quindi, i termini di pagamento delle somme dovute a seguito di avviso bonario scaturito dai controlli automatici o formali del Fisco, ad eccezione di quelli derivati da accessi, ispezioni e verifiche, nonché delle procedure di rimborso ai fini Iva. La pausa, conclude l’Agenzia, riguarda anche le richieste e gli inviti che possono fare gli uffici ai contribuenti quali l’invio di questionari o l’invito a comparire per fornire dati e notizie rilevanti ai fini dell’accertamento nei loro confronti o di altri contribuenti con i quali hanno intrattenuto rapporti.
Studio Parisi Presicce - Area fiscale
QR Code pane quotidiano per la fattura elettronica
Dal 01.01.2019, QR-Code sempre a portata di mano. Con l'avvento della fatturazione elettronica obbligatoria tra privati (B2B e B2C) il QR-code diventa infatti il nuovo biglietto da visita delle aziende e dei professionisti, da custodire ed esibire al momento della richiesta della fattura ai propri fornitori. Il nuovo database dei dati personali fiscalmente rilevanti, codici identificativi ai fini della ricezione delle fatture elettroniche compresi, potrà essere custodito e conservato sia in formato digitale che analogico.
Il ruolo del nuovo codice nell'era della fatturazione elettronica è stato messo in risalto dai vertici dell'Agenzia delle Entrate nel corso del recente forum organizzato a Roma, al Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. In quella sede si è infatti ricordato come la principale funzione del QR-Code consista proprio nell'agevolare la predisposizione e l'invio delle fatture elettroniche tramite il Sistema di Interscambio (SdI) dell'Agenzia delle Entrate.
Nella sostanza si tratta di un vero e proprio codice a barre bidimensionale, da mostrare al proprio fornitore attraverso lo smartphone, il tablet o sulla carta. Poiché all'interno del codice QR sono contenute le informazioni fiscali rilevanti, il fornitore, al momento della predisposizione della fattura, potrà acquisire in automatico i dati del cliente - compreso l'indirizzo prescelto per il recapito delle fatture elettroniche - in modo veloce e senza il rischio di commettere errori che potrebbero creare problemi nella fase di invio e ricezione della fattura elettronica stessa.
Di Andrea Bongi
Il nostro studio per i propri clienti e per l'Agenzia delle Entrate
Agenzia delle entrate a Londra per presentare il nostro sistema fiscale
Perché investire in Italia - Il Direttore Centrale Normativa dell’Agenzia delle Entrate, Annibale Dodero, ha sottolineato la centralità strategica di alcune norme come il Patent box e l’interpello sui nuovi investimenti, oltre all’importanza di novità come l’introduzione dell’ACE, la norma che prevede un incentivo alla capitalizzazione delle imprese per fornire un aiuto alla crescita economica, al fine di riequilibrare il trattamento fiscale tra imprese che si finanziano con debito e imprese che si finanziano con capitale proprio, e l’adozione del credito d’imposta riservato ad attività d’impresa volte a dare impulso alla ricerca e allo sviluppo. Dodero ha, inoltre, ricordato che per il 2017 è previsto l’appuntamento con un’ulteriore riduzione dell’imposta sui profitti, che scenderà in Italia dal 27,5% al 24%
Redditi 2012, studi di settore TFR e tfm: pioggia di comunicazioni dalle entrate
L'agenzia delle entrate nel mese di giugno per favorire la compliance fiscale ha inviato 100.000 comunicazioni destinate a persone fisiche per segnalare errori o dimenticanze relative ai redditi dichiarati nell'anno 2012. Nella comunicazione vengono evidenziati errori ed incongruenze affichè il contribuente possa comunicare all'agenzia gli elementi che giustificano tali incongruenze ovvero ravvedersene beneficiando di uno sconto sulle sanzioni nel caso in cui si sia incorso realmente nell'errore. Le comunicazioni si riferisono ai seguenti errori: dati fiscali indicati nel modello 730/2013 , dati fiscali afferenti gli studi di settore inviati per il triennio 2012-2014, tassazione del TFR e TFM per coloro che abbiano ricevuto una indennità superioore al milione di euro