La CONSOB, ha riformato alcuni aspetti del equity crowdfunding, cioè l'innovativa modalità di investimento in start up innovative attraverso la raccolta di capitali di rischio in cambio di quote societarie tramite portali web.

Tra le novità principali c'è la semplificazione della procedura. Le verifiche di appropriatezza dell'investimento rispetto alle conoscenze e all'esperienza dell'investitore, d'ora in poi potranno essere effettuate direttamente dai gestori delle piattaforme.

In pratica mentre prima, le piattaforme avevano l'obbligo per importi di una certa soglia ( € 500 per le persone fisiche,€ 5000 per le persone giuridiche) di far transitare gli investitori presso un intermediario finanziario, per la compilazione del questionario MIFID per l'appropriatezza , ora invece saranno direttamente le piattaforme a proporlo on line.

E' stato, inoltre, ampliato il novero dei soggetti legittimati a sottoscrivere una quota dell'offerta in qualità di investitori professionali. Sono state ammesse, infatti, due nuove categorie: a) gli "investitori professionali su richiesta", così come definiti dalla disciplina europea sulla prestazione dei servizi di investimento (Mifid); b) gli "investitori a supporto dell'innovazione"

I primi devono soddisfare due dei seguenti criteri:

-aver effettuato almeno 10 operazioni di dimensione significative sul mercato di equity crowdfunding una frequenza media di 10 operazioni al trimestre nei 4 trimestri precedenti

-il valore medio del portafoglio di strumenti finanziari del cliente inclusi i depositi in contante deve superare i  € 500.000.

-deve aver lavorato almeno un anno nel settore finanziario e aver ricoperto una posizione che presupponga la conoscenza delle operazioni o dei servizi previsti